I SOGNI NEL CASSETTO.

Oggi voglio raccontarvi una storia: la mia. Una storia che comincia dallo studio e finisce col design. Da piccola ho sempre amato disegnare e colorare e… purtroppo per mia madre… su ogni tipo di superfice: muri, tovaglie, magliette, cappotti. Benché rimproverata a causa dei pasticci, non smettevo mai di fare disegni su ogni cosa mi capitasse a tiro. Alla stessa maniera ogni qual volta venivo chiamata a fare qualcosa (decorare l’albero di natale, apparecchiare la tavola per le feste, o chiudere dei pacchetti regalo) spiccava la mia capacità di rendere le realizzazioni particolarmente gradevoli). Crescendo ho concentrato questa mia passione sui fogli da disegno o piccole tele e sembravo “guarita” dalla mia mania di orchestrare confezionamenti e disegni per ogni cosa, perdendo tantissimo tempo. Poi la scuola, il pianoforte, l’università, il master e di seguito la ricerca di una “sistemazione” mi hanno portato verso una realtà che, come per tantissimi giovani, inizialmente risulta sconosciuta e successivamente diventa la nostra quotidianità con il mondo del lavoro. Eppure il desiderio del decoro, dell’arte, del mondo del design continuava a rimanere il mio sogno nel cassetto, benché la vita che mi ero costruita, quel cassetto, lo facesse rimanere chiuso. Nel Natatale 2018, per supportare la mia passione mai celata, mio marito – che dovrò ringraziare in eterno - mi regala inaspettatamente dei corsi di styling, disegno e arredo presso lo studio Gianmarco Toscano. Nel giro di poco tempo, a contatto con diversi professionisti e con l’aiuto di un grande maestro, quel cassetto si riapre magicamente, facendo riaffiorare in me i ricordi di quando ero bambina riaccendendo la passione per tutto ciò che riguarda il decoro e il design. Con un colpo di testa abbandono così il percorso che avevo intrapreso per iniziarne lavorativamente uno nuovo: riaprendo quel cassetto chiuso oramai da troppo tempo. Non dimentichiamoci, da grandi, di quello che sognavamo realizzare, dei nostri sogni nel cassetto perché... non è mai troppo tardi. E tu, cosa ne pensi?