LA CANTINA

I Romani la chiamavano "apotheca" per indicare qualsiasi luogo di deposito, un ripostiglio o un magazzino. Parzialmente o completamente interrata, la cantina nasce per la produzione di vino e per la conservazione di cibi e bevande. Benché ogni cantina abbia caratteristiche peculiari legate al territorio e alla tipologia di conservazione cui è adibita, questo locale deve necessariamente rispettare dei principi oggettivi di base per potersi definire tale, soprattutto se si tratta di conservazione del vino. Questo delicatissimo nettare, infatti, è "vivo" e va conservato in un luogo protetto ma anche aerato, umido, fresco, silenzioso, esente da fonti di cattivo odore. Oggi le cantine sono luoghi di culto per gli amatori del settore vitivinicolo e enogastronomico e sono diventati anche mete turistiche per appassionati che vogliono conoscere e vedere le modalità di conservazione e invecchiamento di una bevanda. Si organizzano visite guidate, degustazioni e persino pranzi, cene e eventi legati alla visita delle cantine. Questo aumenta il prestigio delle etichette e agevola le entrate delle aziende vinicole. Durante questi incontri si parla della storia del vino che si va a conoscere e di tutto ciò che è legato alla produzione dello stesso. Si raccontano eventi legati alle famiglie che hanno portato avanti tali attività per generazioni, delle loro origini e delle loro scelte. Le cantine, così, non sono solamente ambienti con uno specifico scopo: assumono un'accezione caratterizzata dalla loro storia di passione e sacrifici e caratterizzante di eventi mondani, sovente sofisticati e di prestigio. Conoscere una cantina, intesa come "storia di un calice" significa anche addentrarsi nel mood di uno specifico territorio, grazie alla convivialità e alla condivisione di momenti...DOC.