IL RIFLESSO

“Dimmi, dimmi chi è… l’ombra che riflette me!” Splendida, ingenua e coraggiosa Mulan – eroina Disney – che non si riconosceva nelle sembianze che vedeva riflesse nello specchio. Non si tratta di una mera questione estetica: tutti conosciamo i nostri pregi e i nostri difetti soprattutto se paragoniamo la nostra immagine agli stereotipi contemporanei dell’essere umano, di qualsiasi genere esso sia. Il riflesso è qualcosa di diverso, di più profondo. Quando ci guardiamo, non solo ci vediamo ma ci osserviamo. E con attenzione cerchiamo di capire se quello che appare nel complesso è realmente il nostro mood. Il modo in cui viviamo e sentiamo il mondo che ci circonda, i sentimenti e le paure che proviamo, i sogni, le aspirazioni e le ambizioni sono tutte parti del nostro essere, complesso e spesso complicato, che imprimono al nostro cervello un aspetto che dovrebbe corrispondere al volto e alle fattezze che vorremmo veder riflesse… anche se non sempre è così. Il riflesso pertanto, inteso come il nostro apparire, diventa un’arma a doppio taglio, croce e delizia, godimento o insoddisfazione di ciò che vediamo e percepiamo al contempo. Cerchiamo spesso di giustificarci quando vediamo qualcosa che non ci aggrada o persino modifichiamo in maniera radicale ciò che non ci piace. E’ un attesa e una trepidazione osservarci con un nuovo capo in dosso, per vedere in maniera effimera quanto diverso sarà il nostro riflesso in questo effimero oggetto dei desideri. Vera è la morale del racconto dello specchio magico che mostra come vorremmo apparire tosto che come appariamo realmente. Un uomo felice, guardandosi davanti a questo specchio, non vedrebbe altro che se stesso. Pensiero meno nobile, ma di cui non posso fare a meno: utilizzate un grande specchio appoggiato a terra con una bella cornice evidente...aumenterà la percezione dell'ambiente e soprattutto sarà un'opera d'arte pronta a incorniciare i "riflessi" più belli! Rifletteteci su...