IL MAGENTA

“Quando il magenta appare davanti agli occhi, il cervello inventa un colore che non corrisponde a nessuna parte dello spettro ottico, perché di fatto non esiste”. Questo è ciò che si trova online se si cercano informazioni su questo colore. Di fatto per me tutto ciò è perfettamente plausibile: fintanto che non ho utilizzato la mia prima stampante a colori non avevo mai sentito parlare di questo colore e non sapevo nemmeno come immaginarlo. Quindi…come lo definiamo? Deriva dal rosso che richiama il sangue, l’istinto di sopravvivenza e la passione; per questo incide su respirazione, salivazione e tono muscolare. E’ capace di stimolare desideri ed emozioni intense e, chi lo ama, presenta una personalità positiva, frizzante, rivolta all’avventura e alla spensieratezza. Il magenta viene utilizzato insieme al verde- suo complementare - per il trattamento dei disturbi legati alla sfera emotiva e, se utilizzato su superfici limitate, offre un aiuto cromoterapico nel superamento della tristezza e della stanchezza. Nel mondo del design e dell’arredo si abbina con garbo alle tonalità del blu, del giallo e del viola e trova il suo massimo risalto con il bianco sprigionando tutta la sua eleganza. Vero è che una tonalità così intensa rischia di stancare; avrete già inteso, però, che un utilizzo furbo risulta essere una azzardo ponderato. Immaginate un ambiente total white, con mobili ghiaccio e molte superfici in vetro (mensole, tavolo, sedie, vetrinette). Basta osare con una sola parete oppure con travi e colonne dipinte di magenta e la vostra casa si trasformerà in un spazio glamour e sofisticato. Temete di fare troppo? Basterà optare per sezioni più piccole da realizzare in magenta: solo le tende o i cuscini, o una giara in terracotta lucida da mettere all’ingresso. Se state pensando di ristrutturare o modificare lo stile dei vostri interni tenete in considerazione questa tinta speciale. E chiamatemi per un consiglio!